25.03.2020

Quali sono i benefici della psicomotricità educativa di gruppo? Vediamoli un po' insieme.

Spesso sentiamo parlare della psicomotricità in ambiente scolastico e non solo, come un' attività che fornisce un valido supporto per aiutare i bambini nello sviluppo psicofisico. Molti si chiedono come questo sia possibile. Questo articolo cercherà di illustrarvi in modo sintetico quali sono le attività e quindi i benefici che il vostro bambino può trarne frequentando un corso di psicomotricità educativa di gruppo.

Prima di tutto è importante sapere che la psicomotricità si basa su alcune concezioni fondamentali riguardanti l’uomo e il suo modo di essere. Essa considera infatti la persona in modo globale, ovvero come stretta unione tra mente e corpo. L’attività che viene svolta prevede lo sviluppo del gioco-psicomotorio nei suoi tre aspetti principali:

il gioco senso-motorio che consiste nella ricerca di equilibro e disequilibrio, di tirare e spingere, di saltare e cadere; tutte attività che contribuiscono a formare un Io forte e competente da un punto di vista motorio ma anche psichico.

il gioco simbolico, favorito da materiali appositi non strutturati come teli, corde, cubi morbidi che possono stimolare la creatività e le capacità di rappresentazione;

il gioco di socializzazione, dove lo psicomotricista propone situazioni e materiali che coinvolgano due o più bambini, o il gruppo intero.

Dal punto di vista pratico l’intervento psicomotorio si avvale di spazi, di tempi, di materiali, delle competenze dello psicomotricista e di una situazione relazionale volta all’accoglienza e all’ascolto dell’altro. Accogliendo l’espressione psicomotoria del bambino lo psicomotricista può modificare spazi, mettere a disposizione i materiali, per facilitare l’integrazione tra esperienze motorie, affettive e cognitive, in un processo dinamico che comprende e valorizza la potenzialità dell’interscambio nel gruppo. Proprio in virtù dell’unicità e originalità dell’espressività psicomotoria di ogni bambino non esiste una possibilità di standardizzazione dei percorsi; i percorsi di attività in sala di Pratica Psicomotoria sono diversificati e lo psicomotricista può seguirli grazie ad un adeguato rapporto numerico (piccoli gruppi di bambini).

Gli obiettivi del percorso di psicomotricità sono i seguenti:

  • aiutare il bambino ad affrontare le difficoltà, piccole o grandi, di un percorso complesso come quello della crescita.
  • sostenere lo sviluppo armonico dei bambini, facilitando l’integrazione delle capacità motorie, emotivo-relazionali, cognitive.
  • favorire la socializzazione, la comunicazione e la cooperazione con l’altro (adulto e bambini).
  • sostenere l’autostima del bambino valorizzando ciò che sa fare, riconoscerlo come bambino competente creativo e in grado di esser parte del proprio percorso di crescita.
  • fornire uno spazio di sostegno allo sviluppo dell’identità di ogni bambino tra maschile e femminile, tra dipendenza e autonomia, tra emozionalità e razionalità, tra leader e gregario.

Per avere maggiori informazioni sui nostri percorsi di psicomotricità relazionale di gruppo clicca qui https://www.movimentitorino.it/i-nostri-servizi/psicomotricita-relazionale-torino .

Articolo a cura di: Stefano Magli, psicomotricistà relazionale.